Un’ora e mezza di parole, immagini, musica dal vivo, in un viaggio che parte da Monna Lisa e arriva fino alle opere dei giorni nostri per dimostrare che l’arte è sempre contemporanea, e che non esistono linguaggi incomprensibili: basta sapere come leggerli. L’evento si terrà in autunno presso Fabbricone -Teatro Metastasio.
Sulla scena, in un one-man-show che vede Carlo Vanoni protagonista assoluto, una vecchia radio a valvole, chitarra e pianoforte contendono lo spazio alle immagini proiettate dei grandi capolavori dell’arte.
Mentre la Gioconda di Leonardo e l’ Olympia di Manet sorridono, lievi e sdegnose del letto sfatto di Van Gogh, i meccanismi interni della vecchia radio aiutano a spiegare la rivoluzione di Cézanne e un assolo di chitarra accompagna il pubblico da Kandinsky a Jackson Pollock.
La cavalcata di Vanoni attraverso 500 anni di storia dell’arte e le opere che l’hanno segnata si conclude davanti a 79 kg di caramelle colorate ammucchiate nell’angolo di un museo.
Lo spettacolo vuole proprio dare una risposta al quesito, provocatorio, che accompagna ogni prodotto dell’arte contemporanea : è arte anche questa?
Che rapporto c’è tra Raffaello e il “taglio” di Fontana?
Perché “l’orinatoio” di Marcel Duchamp è considerato una scultura?
Come possono dialogare Leonardo da Vinci e Andy Warhol?
Questi e altri “misteri” dell’arte contemporanea sono l’argomento de “L’arte è una caramella”.
Sfruttando appieno tutte le possibilità espressive del teatro: mezzi tecnologici, Regia, competenza critica e, soprattutto, capacità di coinvolgimento emotivo, l’ A solo di Vanoni diventa l’ “attrezzo” irrinunciabile per chi ama l’arte, ma anche per chi detesta quella contemporanea. Dopo un’ora e mezza di parole, musica, immagini, suggestioni, sarà lo spettatore a decidere da quale parte stare.