CORRIDOIO VASARIANO

Nella parte terminale del Corridoio Vasariano, che ospita un’antologia della collezione degli autoritratti della Galleria degli Uffizi, si trovano esposti dal 2013 anche 130 autoritratti di italiani e stranieri del ‘900. A guidare il nuovo ordinamento è Pomeriggio a Fiesole di Baccio Maria Bacci seguito da pittori italiani del primo trentennio del secolo. Alle pause meditative delle effigi di Morandi e Conti fanno seguito le espressioni futuriste che incalzano con due Balla, Ferrazzi, Thayaht, fino a De Chirico. Fanno seguito i firmatari del Manifesto dei Pittori moderni della realtà (1947), mentre l’arte del Rinascimento ritorna rielaborata in Carrà, fino agli astrattisti classici, Berti e Nativi. Infine, tra liriche scelte “figurative” e studi sulla realtà oggettuale del quadro, si conclude il tratto delle espressioni nazionali che arriva agli anni ottanta del secolo.

A confronto i forestieri documentano quella rete di frequentazioni fiorentine, spesso tradotte in scelte di vita nelle residenze in ville collinari, che favorirà l’arrivo agli Uffizi di autoritratti della compagine straniera: Böcklin, Larsson, Zorn, Ensor e altri.

Ma è sulla metà del secolo che i linguaggi si scompongono, aprendosi alle sperimentazioni, per introdurre un assemblaggio radiografico (Rauschenberg) o personificazioni fotografiche del concetto di “arte sociale” (Beuys). Dopo l’opera specchiante di Pistoletto, il Corridoio piega ancora, per ospitare alcuni autoritratti di scultori: Ceroli, Brolis, Marini, Venturi tra gli altri; poi Mitoraj, Barni, Fabre, fino agli autoritratti video di Bill Viola e di Ketty La Rocca. Sulla parete opposta una esposizione concepita per la rotazione delle opere, presenta le più recenti acquisizioni, tra cui Paolini, Accardi, Paladino, Clemente, Holzer, Sugimoto e Kusama.

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INFO

Piazzale degli Uffizi, Firenze
tel. (+39) 055 2388651
 www.polomuseale.firenze.it
direzione.uffizi@polomuseale.firenze.it

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